La Massoneria in Cechia tra passato e presente

La Massoneria vanta nella regione dell’attuale Repubblica Ceca un’antica e ricca tradizione. Pare che la prima Loggia sul territorio dell’allora Sacro Romano Impero sia stata fondata proprio a Praga il 26/6/1726 dal Conte F.A. Špork ma, ad oggi, a testimonianza di tale evento, resta solo una medaglia. La Loggia si chiamava Zum Drei Sterne (Alle Tre Stelle) e sorgeva nell’attuale sede delle Poste Centrali di Praga non lontano dalla Piazza di San Venceslao. Intorno al 1741, sempre a Praga, vennero fondate altre due Logge: una ad opera di alcuni ufficiali francesi sull’isola di Kampa vicino al Ponte Carlo, chiamata Les trois cannons (I tre cannoni), e un’altra, successivamente, dal generale sassone Rutowsky. Molte altre Logge innalzarono le colonne nel corso del XVIII sec. considerato il periodo di massimo splendore per la Massoneria in Boemia grazie all’appoggio dei sovrani Giuseppe II d’Asburgo e di suo fratello Leopoldo Granduca di Toscana. Giuseppe, sovrano illuminato, nel 1781 abolì le discriminazioni religiose e razziali tra protestanti e cattolici, e promosse l’emancipazione della nutrita comunità ebraica presente a Praga. Con l’ascesa al trono di Francesco II, nel 1794 la Massoneria venne messa fuori legge dagli Asburgo preoccupati dagli ideali di libertà e dai venti di cambiamento che spiravano dalla Francia post rivoluzionaria.

Dopo la chiusura delle Logge, in ben due occasioni si tentò la rinascita: per la prima volta nel 1811 e successivamente nel 1848 in seguito all’ondata dei moti rivoluzionari che avevano sconvolto l’Europa della Restaurazione ricordati come “Primavera dei popoli”, ma in entrambi i casi senza successo.
Dal 1867, nonostante la proibizione degli Asburgo, la Massoneria era fiorente in Ungheria così come in Germania. Si vennero in questo modo a creare in Austria e sul territorio ceco le cosiddette Logge di frontiera sotto il controllo della Gran Loggia Simbolica d’Ungheria. L’amministrazione austriaca, pur essendone a conoscenza, non ne ostacolò lo sviluppo, visti gli scopi prevalentemente filantropici. Queste Officine erano di lingua tedesca così come la maggior parte dei membri, ma faceva parte di esse anche una minoranza ceca che sarà l’artefice della rinascita della Massoneria cecoslovacca.

Fin dalla sua origine, il movimento massonico in questa Regione si distinse soprattutto per il suo carattere fortemente sovranazionale. Tra i Massoni dell’epoca spiccavano il fisiologo e biologo Jan Evangelista Purkyně e Ignaz Born che insieme ad altri nomi illustri attivi in Logge di diversi Paesi, contribuirono al processo di rinascita nazionale di stati come l’Austria la Cechia e l’Ungheria. Membri importanti furono anche gli storici Ignaz Cornova, Rafael Ungar, bibliotecario della Biblioteca Universitaria, e lo storiografo moravo Otto Steinbach che contribuirono alla presa di coscienza e alla formazione di un’identità nazionale ceca, nonché al sorgere di una nuova scienza letteraria e storiografica nel Paese. Il maggior contributo dei Massoni alla società dell’epoca fu l’aver favorito la nascita di gran parte delle istituzioni scientifiche e culturali della Nazione quali: l’Accademia delle Scienze, il Museo Nazionale di Praga, la Galleria Nazionale, il Museo di Brno, il Teatro degli Stati e la Biblioteca Nazionale. Ma gli esempi più concreti, fiore all’occhiello dell’attività filantropica della Massoneria, furono l’orfanotrofio praghese di San Giovanni Battista, creato dalla Loggia Alle Tre Stelle Coronate nel 1773 e l’Istituto per sordomuti fondato dalla Loggia Alle Nove Stelle nel 1756, tra i primi al mondo e ancora attivo nell’edificio neorinascimentale ai piedi della collina di Petřin.
La nascita della Repubblica Cecoslovacca
Lo Stato Cecoslovacco, nato il 28 ottobre del 1918 alla fine della Prima Guerra Mondiale dalla dissoluzione dell’Impero Austro-Ungarico, consisteva negli attuali territori della Repubblica Ceca e della Slovacchia ma comprendeva diversi gruppi etnici costituiti da Slovacchi, Polacchi, Ungheresi e Tedeschi, oltre che dai Cechi. Questo periodo che va dal 1918 al 1939, viene ricordato come “Prima Repubblica”, momento felice della storia cecoslovacca in cui gli ideali massonici coincisero pienamente con quelli democratici della neonata Nazione. I Massoni giocarono un ruolo fondamentale nell’integrazione dei diversi gruppi etnici che formavano la nuova Repubblica Cecoslovacca e nella pacifica risoluzione dei contrasti creatisi in seguito ad un’unificazione tutt’altro che facile. Testimonianza di tale impegno volto a consolidare la tolleranza etnica e religiosa è un documento basato sul codice etico massonico che sancisce la cooperazione tra Logge di lingua ceca e tedesca presenti sul territorio. La nascita della Cecoslovacchia nel 1918 segnò per la Massoneria il risveglio da un lungo sonno durato 120 anni. Inebriati dalla conquistata indipendenza, i Massoni cecoslovacchi si impegnarono a servire la patria, e la Repubblica vide in loro un avanguardia elitaria della società nuovamente costituita. Più che dalla ricca tradizione del XVIII sec., i fratelli cecoslovacchi furono influenzati dalle Logge francesi, inglesi e italiane, e videro le proprie fila accrescersi sempre più di scienziati, diplomatici, medici, artisti e personaggi illustri dell’epoca. Particolarmente rilevante in questo periodo fu la figura di Alfons Mucha, pittore e scultore ceco tra i maggiori artisti dell’Art Nouveau e Gran Maestro della Massoneria cecoslovacca, i cui ideali massonici influenzarono molto anche la sua arte. Nonostante la rapida crescita delle Logge, nel periodo considerato, mantenne la prevalenza numerica la Gran Loggia tedesca Lessing zu den drei Ringen rappresentata da circa 30 Logge di Tedeschi cecoslovacchi presenti in molte città della Cechia.

Il 28 marzo del 1919, all’obbedienza della Serenissima Gran Loggia Nazionale d’Italia, nasceva la Loggia Narod il cui maestro veniva insignito del 33° già nel giugno dello stesso anno.
La Loggia Narod, insieme alla Loggia 28. říjen (anch’essa fondata dalla Gran Loggia italiana) e altre logge minori: Dílo, Fügner, Dobrovský, Šafařík, Týn, ottenuta l’indipendenza dalla Gran Loggia italiana in seguito alla creazione di un Supremo Consiglio dei 33°, formarono il 29 dicembre 1919 la Gran Loggia della Cecoslovacchia, di Rito Scozzese e riconosciuta dalla UGLE.

Fino al 1921 la Grande Loggia della Cecoslovacchia e la Loggia Jan Amos Komenský, fondata sotto il patrocinio del Grande Oriente di Francia, lavorarono in piena autonomia e senza alcun tipo di contatto ufficiale. Solo nel 1922 si decise che entrambe le Logge avrebbero dovuto unirsi, insieme ad altre Logge fino ad allora considerate irregolari, sotto il Supremo Consiglio dei 33°. A questo punto il maggior problema consisteva nella mancanza di esperienza massonica. I membri fondatori della Loggia erano stati accettati per meriti storici e senza una vera e propria cerimonia d’iniziazione regolare e, come se non bastasse, la Loggia Jan Amos Komenský non era di Rito Scozzese e si avevano non poche difficoltà con la traduzione dei riti. Mancavano una conoscenza del vocabolario massonico, una rigorosa tradizione e una dettagliata conoscenza delle cerimonie. I lavori di Loggia venivano effettuati secondo i rituali italiani in seguito sostituiti da altri in lingua francese e ungherese e, solo agli inizi degli anni ’30, si cominciò a lavorare secondo i rituali inglesi estesi successivamente a tutte le Logge.

La situazione si chiarì il 28/05/1922 a Losanna. Il Consiglio Supremo di Svizzera rinnovò la Gran Loggia della Cecoslovacchia creata il 29/12/1919 in modo tale che in essa potessero essere rappresentate sia l’obbedienza italiana che quella francese e riunì tutte le altre Logge che avevano aderito precedentemente sotto la sua obbedienza. Nel 1923, della rinnovata Gran Loggia di Cecoslovacchia, facevano parte le Logge: J. A. Komenský, Národ, Josef Dobrovský di Plzen, 28. říjen e Dílo. Cessarono i lavori delle Logge Dobrovský di Praga, Týn e Fügner. Intanto la Gran Loggia italiana aveva in patria problemi più urgenti da risolvere a causa dell’avvento del fascismo e i contatti con la Cecoslovacchia si affievolivano sempre di più. La fusione dei due rami massonici giovò molto alla GLCs; i membri dei diversi riti seppero fondere le diverse tradizioni per costruire una stabile struttura interna e per una futura espansione della Gran Loggia.

Fuori dalla Gran Loggia Cecoslovacca rimanevano le Logge tedesche di cui una parte riunita nella Gran Loggia Lessing e altre irregolari che negli anni ‘30 crearono la Loggia Most, esempio dell’interessante fenomeno delle Logge linguisticamente miste nelle quali si lavorava alternando il ceco ed il tedesco. La Loggia Most venne fondata il 29 novembre 1925 da sette Maestri della Gran Loggia Lessing zu den drei Ringen. Tale Loggia nasceva con lo scopo di superare le restrizioni di lingua e nazionalità applicate dalle due Gran Logge esistenti sul territorio. Da qui il nome Most, in italiano “ponte”. Le Logge Most di Brno (1927), Bratislava (1930), Tabor (1932) e successivamente la Baruch Spinoza di Praga (1933), formavano la cosiddetta Unione dei Ponti che verrà trasformata nel 1933 nel Grande Oriente di Cecoslovacchia creato sulla scia del Grande Oriente di Francia. Le Logge erano multietniche con rituali celebrati in ceco e tedesco in Boemia, e in slovacco, tedesco e ungherese in Slovacchia. Nel 1947 anche la Loggia Most passava all’obbedienza della Gran Loggia della Cecoslovacchia.
L’occupazione nazista e il comunismo
Anche sotto la pressione del pericolo nazista alla vigilia degli Accordi di Monaco, le Logge cecoslovacche e tedesche mantennero relazioni fraterne molto strette fino alla decisione, nel 1939, di entrare in sonno perché impossibilitate dagli eventi a mantenere fede al principio di lealtà alle leggi dello Stato. Nel periodo della Seconda Guerra Mondiale l’attività massonica fu discontinua a causa del fatto che molti Massoni erano impegnati nella resistenza e sui fronti stranieri dove in molti persero la vita. I nazisti perseguitarono, tI lavori della Gran Loggia Cecoslovacca ripresero il 26 ottobre del 1947, ma la rinascita fu molto breve. Nel febbraio del 1948 l’allora massone e Presidente della Repubblica Edvard Beneš si dimise in seguito alla presa di potere dei comunisti. Da questo momento in poi la posizione della Massoneria nel Paese si fece sempre più difficile tanto che la Gran Loggia decise di sospendere i lavori delle 15 Logge ed entrare nuovamente in sonno l’1 di aprile del 1951. Per molti Massoni significò l’esilio. Oltre 300 fuggirono all’estero e diedero vita a Logge in Germania, USA, Francia e Inghilterra. Gli altri, rimasti in patria, dovettero aspettare altri 40 anni, prima di vedere risorgere nella propria terra la fenice massonica, nel 1990, in seguito al crollo del comunismo.
Il nuovo corso

Nel 1990, dopo 41 anni di sonno, sono state gettate le fondamenta dell’attuale struttura della Massoneria in Cechia. Anche se un primo tentativo di creare delle Logge illegali era già avvenuto nell’88 durante il comunismo, solo dopo il 1989 si assiste ad una rinascita delle Logge con il ritorno dei Massoni dall’esilio. A causa della diversa provenienza di questi ultimi e della disomogeneità con la quale tale processo è avvenuto, oggi esistono in Repubblica Ceca 5 obbedienze massoniche attive contemporaneamente di cui 3 hanno il carattere di Gran Loggia. Alcune di queste Logge rientrano nelle giurisdizioni massoniche superiori internazionali, altre, invece, funzionano su principi nazionali. Anche queste ultime però, nate agli inizi del ’90 grazie all’efficacie aiuto di Massoni stranieri, prima di svilupparsi e consolidarsi autonomamente, facevano capo a Gran Logge con sede in altri Paesi europei. Dopo l’autonomia, in genere, sono rientrate volontariamente nei rami massonici internazionali e come Gran Logge Nazionali Sovrane partecipano oggi agli incontri internazionali. Torturarono, arrestarono e uccisero molti di essi.
La Gran Loggia della Repubblica Ceca è riconosciuta dalla UGLE e mantiene rapporti di amicizia con tutte le 156 Gran Logge regolari della Terra. La Loggia non ammette le donne e si serve del Libro della Legge Sacra. All’obbedienza della GLRC vi sono circa 800 membri (la cui età media si aggira intorno ai 50 anni). Le 22 Logge che la compongono sono quattordici nella città di Praga (Santini; Alfons Mucha; Dilo; Hiram; La Sinceritè; Most; Narod; U tří hvězd; Quatuor Coronati; Petra Solaris; Dílna lidskosti; Ján Kollár; Comenius 17.11.1989;Sibi et Posteris) una a Plzen (Josef Dobrovsky,); una a Marianske Lazne (Goethe v údolí míru); due a Brno (U vycházejícího Slunce; Cestou světla); una a Ostrava (Lux in tenebris). Di esse una è francofona (Alfons Mucha), una anglofona (Hiram) e una tedescofona (La Sinceritè); le altre lavorano in lingua ceca. A Bratislava, in Slovacchia vi sono tre Officine (Kosmopolis; Libertas; Humanizmus). La Loggia Kosmopolis è una Loggia multilingue e venne fondata per lavorare in cinque lingue: ceco, slovacco, tedesco, inglese e francese. Gli Slovacchi anche dopo il 1 gennaio 1993, anno in cui la Cecoslovacchia si è divisa nelle Repubbliche indipendenti ceca e slovacca, sono rimasti a lungo sotto la Gran Loggia della Cecoslovacchia che nel frattempo prende il nome di Gran Loggia della Repubblica Ceca, perché non raggiungevano le tre Logge necessarie per creare una propria Gran Loggia che è stata creata il 21 marzo del 2009. Importante sottolineare la presenza nella GLRC di molti Massoni stranieri soprattutto nelle logge di lingua francese, inglese e tedesca tra cui, molto spesso, gli stessi Maestri Venerabili.
Il numero dei Massoni in Repubblica Ceca supera il numero dei 1500, ogni mese, avvengono nuove iniziazioni. Essi provengono dalle classi sociali medio-alte e hanno mediamente un elevato grado d’istruzione. Molti i liberi professionisti tra cui uomini d’affari, architetti, medici e un’alta percentuale di farmacisti. Molto forte anche la presenza di diplomatici soprattutto stranieri. Fanno parte delle Logge anche alcuni importanti personaggi politici del passato e del presente tra cui vari ministri e almeno un ex presidente della Repubblica.

L’attuale Massoneria ricostituita negli anni ’90 dopo il grande sonno nel periodo comunista, cerca di riallacciarsi alle gloriose tradizioni storiche ma soprattutto cerca il suo posto nella società moderna.
Dopo oltre vent’anni dalla rinascita, le diverse obbedienze iniziano a collaborare grazie all’aiuto esterno. Di grande importanza è stato l’aiuto delle Logge ceche in esilio e soprattutto l’aiuto prestato dalle Logge inglesi, francesi, italiane, belghe e tedesche.
In una fase di grandi cambiamenti per un Paese, la Repubblica Ceca, in fortissimo sviluppo economico e sociale, oggi, i Massoni cechi, affrontano la questione fondamentale della loro ragion d’essere lavorando in modo consapevole e responsabile e perseguendo, proiettati verso il futuro, il perfezionamento morale dell’uomo e il progresso dell’umanità rimanendo però fedeli alle antiche regole e nel rispetto delle secolari tradizioni.